Quella di Adria Bandiere è una storia che ha attraversato più di mezzo secolo e due generazioni.
A cominciare da quella di Domenico De Ascentiis, il fondatore, agente di commercio di professione che, nel 1973, un po’ per caso e un po’ per passione, fa della cucina di casa – sotto la supervisione della moglie Antonella – un vero e proprio laboratorio. “Quando non si faceva il ragù si cucivano bandiere,” dice.
Anche se, a onor del vero e della storia, l’idea ce l’aveva in testa fin da bambino. “Quando al mio paese, a San Benedetto del Tronto, giocavamo alle sassaiole nei rioni,” prosegue Domenico. “Io tenevo in mano un bastone sul quale sventolava un drappo rosso e mi beccavo le sassate di tutti. L’idea delle bandiere mi è venuta da lì.”
Nel volgere di 50 anni, l’azienda Adria Bandiere che dal 1992 ha sede a Cesenatico in viale Arno, ha fatto di quell’idea una storia di successo. Conquistato con fatica e dedizione, 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Artigianalità, abilità sartoriale e creatività sono gli ingredienti che l’hanno resa una realtà leader di settore in Italia e nel mondo. Un’eccellenza del manifatturiero e del made in Italy di qualità e ‘su misura’ che sforna circa 850.000 pezzi l’anno.
Oggi, a raccogliere il testimone di papà Domenico e di mamma Antonella, ci sono i figli Cristina e Christian. Insieme guidano la compagine aziendale Adria Bandiere formata da una ventina di dipendenti addetti alla stamperia, al taglio e cucito e al confezionamento. Di questi, i due terzi sono donne.
“Le nostre preziosissime sarte, alcune delle quali sono rientrate dalla pensione per continuare l’attività e formare le nuove leve: sono il nostro più grande patrimonio,” dice Cristina. “Considerata anche la difficoltà di reperire manodopera specializzata tra i giovani che hanno aspettative economiche molto elevate. E non sempre sono disposti a fare un percorso di formazione qualificata.”
“Del resto,” dice Cristina, “nella nostra famiglia la sartoria è sempre stata di casa. Abbiamo respirato questa tradizione fin da bambini e la natura famigliare dell’azienda ci ha permesso di conservare quella passione che mettiamo in ogni manufatto.” Ne sono un esempio pezzi ‘unici’ come le bandiere realizzate per le rievocazioni storiche. “Quelle per i giochi medievali di Pisa hanno richiesto uno studio di tre anni, compresa la ricerca dei testi originali,” racconta.
Qui si continua a utilizzare la stampa serigrafica, anche dopo l’avvento di quella digitale che ha determinato un cambio radicale del mercato e un’impennata delle richieste. “E che ci consente di lavorare ad alti ritmi per prodotti con volumi importanti come i gagliardetti, le bandiere per manifestazioni politiche e sportive e per la pubblica amministrazione, con flessibilità e un servizio espresso,” prosegue.
“Tagliamo e cuciamo come sarti,” questo il motto che si ama ripetere in viale Arno, dove da più di cinquant’anni, tra un punto croce e un ricamo, mani sapienti e veloci hanno fatto di un mestiere un’arte.