Resterà aperta fino al 29 giugno, alla Fondazione Sabe per l’Arte di Ravenna, Vortice cosmico, la mostra personale dell’artista Andrea Raccagni (Imola, 1921-2005), esponente di spicco dell’informale italiano, che ne celebra il ventennale della scomparsa.
L’esposizione, curata da Claudio Spadoni, valorizza la sua ricerca plastica, la capacità di solidificare entità gassose altrimenti inconsistenti. Una capacità, quella di Andrea Raccagni dimostrata nei Liberi attraverso l’interpretazione del tema cosmico, declinato nelle forme della sfera, della spirale, della nebulosa e della galassia, o di esplosioni nucleari nella serie dei Funghi di Chernobyl. Una scelta che riflette l’esigenza di ripensare la scultura in soluzioni dinamiche ed eteree.