Noam Faenza Film Festival

di Roberta Bezzi
Il cinema Indipendente Del Nord America torna in Romagna per la terza edizione
Abbraccia tutta la Romagna il Noam Faenza Film Festival, il primo in Italia che promuove il cinema e la cultura nordamericani (USA, Canada e Messico), con particolare attenzione alla produzione indipendente.

Dal 12 al 16 novembre, la terza edizione della manifestazione ospita, in diverse location di Faenza (cinema Europa, Italia e Sarti, biblioteca Manfrediana e Giradischi Club), vari registi, attori, giornalisti e artisti di rilievo, con proiezioni, anteprime e masterclass. Tra gli appuntamenti di punta i grandi omaggi a Gene Hackman, Robert Redford e David Lynch, scomparsi di recente, l’anteprima nazionale dell’acclamato film The Smashing Machine e la masterclass con la regista statunitense Eliza Hittman presente al festival anche per ritirare il premio alla carriera. 

Dal 21 ottobre al 15 novembre, il festival è preceduto da un’anteprima itinerante in collaborazione con Menabò Group ed Edizioni IN Magazine (entrambi media partner ufficiali). Sette appuntamenti speciali, distribuiti nelle principali località della Romagna, dedicati a Gene Hackman, tra i più rappresentativi interpreti del cinema nordamericano, in grado di alternare interpretazioni drammatiche a ruoli brillanti. 

Si inizia martedì 21 ottobre alle 21, al Cinema Fulgor di Rimini, con la proiezione di The Conversation (1974), anticipata da un workshop sull’attore a cura di Roy Menarini. Ci si sposta al Teatro Rasi di Ravenna, domenica 26 ottobre alle 10, per The French Connection. Il braccio violento della legge (1971), film di William Friedkin che vale la consacrazione con l’Oscar e il Golden Globe. L’evento è in collaborazione con Ravenna Nightmare Film Festival. Lunedì 27 ottobre, in serata al Cinema Eliseo di Cesena, si prosegue con Night Moves (1975) e la presentazione del selezionatore Marco Lovisato, mentre mercoledì 29 al Nuovo Cinema Giardino di Brisighella, con Unforgiven. Gli spietati (1992) di Clint Eastwood con cui Hackman vince il secondo Oscar. 

Tre le date di novembre. Il 3 alla Sala San Felice di Forlì, proiezione di Scarecrow (1973), con presentazione a cura di Casaba Podcast. Il 5 in serale al Cinedream Multiplex di Faenza e il 15 novembre alle 8.30 al Cinema Sarti, altre due pellicole, Uncommon Valor (1983) e Hoosiers (1986), con presentazioni rispettivamente di Andrea Valmori e Andrea Chimento. Dal 12 al 16 novembre, spazio al festival vero e proprio con circa 40 film in rassegna, 10 ospiti di spessore e numerosi premi assegnati, in un alternarsi di proiezioni, incontri e masterclass. “Vogliamo proporre esperienze cinematografiche inedite e occasioni di incontro capaci di andare oltre la programmazione consueta delle sale,” afferma il direttore artistico Andrea Valmori. Si comincia con le proiezioni in anteprima nazionale di The Smashing Machinedi Benny Safdie, pellicola acclamata al festival di Venezia con protagonista Dwayne ‘The rock’ Johnson, in uscita nelle sale dal 19 novembre. Tra le opere più attese, da segnalare anche Atropia esordio alla regia di Hailey Gates, prodotto da Luca Guadagnino e vincitore del Gran premio della Giuria al Sundance Film Festival 2025. Sempre dal Sundance arriva Rebuilding di Max Walker-Silverman, con Josh O’Connor nel ruolo di un cowboy in cerca di rinascita dopo la perdita del suo ranch. Dall’America Latina c’è El diablo fuma, debutto del messicano Ernesto Martìnez Bucio, presentato a Faenza insieme alla sceneggiatrice Karen Plata. In concorso anche Anna Kiri di Francis Bordelau, film canadese interpretato da Catherine Brunet, ospite a Faenza. Le sezioni del festival includono Noam Lab & Youth, Noam Extra e Noam Classic. Quest’ultima aprirà il festival con l’omaggio a Robert Redford grazie alla proiezione del celebre Butch Cassidy and the Sundance Kid, e lo chiuderà con un tributo a David Lynch e la proiezione restaurata di Mulholland drive, un evento speciale in collaborazione con la Cineteca di Bologna e Lucky Red, due settimane prima della sua redistribuzione in sala. 

Quest’anno il premio alla carriera va alla regista newyorchese Eliza Hittman, vincitrice dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino 2020 con Never Rarely Sometimes Always, protagonista di una retrospettiva completa dei suoi film durante le giornate del festival, e di una masterclass in programma il 16 novembre.

Due le giurie del festival per la premiazione dei film in concorso. Quella relativa ai lungometraggi è presieduta dal giornalista e documentarista Casey Kauffman, affiancato da due faentini d’eccezione: l’attrice Benedetta Cimatti e il regista Andrea Tagliaferri. La giuria dei cortometraggi è invece composta dal regista Vito Palmieri, dall’attrice Cecilia Bertozzi e dall’esperta di cinema Joana Fresu de Azevedo. Tra gli ospiti da segnalare, infine, la presenza del giornalista sportivo Federico Buffa, dell’ambasciatore del Messico Genaro Lozano e del regista e autore della mostra di polaroid Western Simulacrum, che sarà allestita nei giorni del festival alla Galleria Comunale della Molinella.

“La sfida di Noam,” conclude il direttore organizzativo Gian Marco Magnani, “è portare a Faenza e al territorio un evento culturale di alto livello, che intrecci radici locali e prospettiva internazionale. Dare spazio a un’autrice come Eliza Hittman e a una giuria attenta al nuovo cinema indipendente significa offrire alla comunità un’occasione unica di confronto con linguaggi e storie che altrimenti non arriverebbero qui.”

Eliza Hittman
La regista statunitense Eliza Hittman sarà presente al festival per una masterclass e per ritirare il premio alla carriera.
NOAM_faenza film festival

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