San Mauro e lo spazio della Poesia

di Cristina Righi, foto Elena Morosetti
Il progetto Che unisce I luoghi Della memoria Pascoliniana Al presente
Ci sono luoghi in cui il tempo ha un valore diverso, in cui le emozioni attraversano la storia e la poesia continua a vibrare, a rimanere esperienza viva.

È quello che accade a San Mauro. Paese natale di Giovanni Pascoli, nella casa e nei luoghi che hanno segnato profondamente la sua vicenda umana e professionale. Questi sono stati trasformati nei Musei Parco Poesia Pascoli, diretti dalla santarcangiolese Rosita Boschetti, che da oltre vent’anni dedica la propria vita alla ricerca e alla valorizzazione della figura e del lavoro del poeta.

“Quando nel 2002 ho iniziato a occuparmi del Museo Casa Pascoli, era appena passato alla gestione comunale,” racconta. “Da quel momento mi sono appassionata agli aspetti meno noti e misteriosi, legati all’infanzia e alla giovinezza di Pascoli a San Mauro.” Grazie al sostegno delle Amministrazioni Comunali, è stato possibile sviluppare la ricerca, allestire mostre, promuovere pubblicazioni, attività didattiche e laboratoriali, visite guidate e spettacolarizzate. Nel 2019, a Villa Torlonia, è stato inaugurato il museo multimediale, completando il percorso storico e biografico avviato a Casa Pascoli. Un’esperienza immersiva nel mondo poetico pascoliano. “Lo staff oggi si è ampliato,” continua Rosita Boschetti. “E rispetto ai primi anni posso dedicarmi di più alla ricerca d’archivio, alle mostre, alle pubblicazioni, al coordinamento delle attività e alla promozione di Pascoli.”

La poetica pascoliana è talmente moderna e universale da attirare ancora oggi circa 12.000 visitatori l’anno. “La sua vita è ancora poco conosciuta,” spiega la direttrice. “Per questo è un lavoro appassionante: è un’indagine alla scoperta di elementi che tracciano un quadro più autentico dell’uomo e del poeta.” Valorizzare Pascoli significa dare valore alla poesia e ai sentimenti dell’uomo, ai valori di umanità e gentilezza. Imparando a riconoscere le emozioni e a ripartire dalla bellezza, nonostante la sofferenza che appartiene alla vita di tutti. La poesia fa di una lacrima una perla, diceva Pascoli, trasformando il dolore in qualcosa di prezioso e unico.

Anche per questo, spiega Boschetti, la poesia pascoliana è una risorsa per l’oggi. “In un mondo dove sembra governare la legge del più forte, il poeta ci invita a guardarci dentro. A ritrovare la bellezza delle emozioni di fronte al mistero in cui siamo immersi, una natura al tempo stesso inquietante e capace di consolare.

È un’esperienza di intuizione e smarrimento che riporta in contatto con la dimensione più profonda dell’essere. Un messaggio fondamentale che secondo me Pascoli intendeva trasmettere ai giovani di tutte le epoche,” continua. “È quello di credere nei propri sogni, riuscire ad attraversare il dolore e trovare la forza per dare voce alle proprie passioni. Nei suoi scritti emergono la sua umanità, la difesa delle persone più fragili, l’importanza assoluta dell’amicizia e dell’insegnamento. Non come semplice trasmissione di dati ma come capacità di coinvolgere e commuovere, lasciando un seme capace di germogliare in seguito. Pascoli mette al centro gli affetti famigliari, avendo la capacità di trasformare un vuoto in qualcosa che ancora vive in lui.”

La valorizzazione della figura del poeta si è concretizzata in rassegne di successo come Il Giardino della poesia e negli eventi promossi dal Comune, incentrati su aspetti inediti della biografia. Il periodo giovanile e anarchico di Bologna, gli amori, l’omicidio del padre Ruggero, il legame con le sorelle Ida e Maria. Collaborano anche Sammauroindustria, con i suoi eventi, e l’Accademia Pascoliana, che promuove nuovi studi. Dal punto di vista critico, Pascoli si colloca tra i grandi simbolisti europei: fu Gianfranco Contini che nel 1955 definì il suo linguaggio ‘rivoluzionario’.

Da allora, l’interesse per il poeta è cresciuto fino a ispirare il cinema: il film Zvanì. Il romanzo familiare di Giovanni Pascoli, diretto da Giuseppe Piccioni e presentato in anteprima a Villa Torlonia Parco Poesia Pascoli, ha saputo coglierne l’animo. Illuminando la metamorfosi dall’irrequieto periodo giovanile alla malinconia della maturità. “Oltre al film, per celebrare i 170 anni dalla nascita di Pascoli, è stato presentato il nuovo Centro di Documentazione Pascoliano e il relativo portale di ricerca. Prossimamente,” aggiunge Boschetti. “Sarà lanciato un progetto di intelligenza artificiale applicata alla didattica: un’applicazione che permetterà agli studenti di dialogare virtualmente con il poeta, scoprendone pensieri e sensibilità.”

Rosita Boschetti accompagna con sensibilità e competenza questo dialogo tra passato e presente. A San Mauro, i luoghi del poeta sono più di un museo. Spazi dove la parola si fa emozione e la poesia torna a dirci che la bellezza salva sempre. Pascoli ci educa alla resilienza, alla delicatezza, alla speranza. Forse è questa la chiave della sua longevità. La capacità di parlare ancora al nostro bisogno di intimità e meraviglia, offrendo uno sguardo che sa inquietare e consolare.

San Mauro e lo spazio della Poesia
In apertura, la direttrice Rosita Boschetti. In queste foto, gli spazi del Museo Casa Pascoli.
San Mauro e lo spazio della Poesia
San Mauro e lo spazio della Poesia
Pubblicato su Rimini IN Magazine 04/25, chiuso per la stampa il 17/11/2025

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