Alberta Ferretti: designer con cuore tra Marche e Romagna

di Fabio Fraternali, foto Federico De Angelis
La signora della Moda col cuore tra Marche e Romagna
È un mondo fatto di eleganza, di preziosi ricami, fruscianti sete, impalpabili chiffon, un mondo che fa sognare, quello di Alberta Ferretti, designer internazionale ma con il cuore tra Marche e Romagna.

Le creazioni di Alberta Ferretti sono pura arte, non semplici abiti ma vere e proprie anime che si legano a chi li indossa, abiti che diventano ‘manifesti’ di una donna elegante, audace e sicura di sé.

D. Alberta Ferretti, com’è nata la sua passione per la moda?

R. “Nasce durante la mia infanzia. Mia madre aveva una sartoria sulla costa Adriatica, a Cattolica. Allora la costa era frequentata da molti americani curiosi di vedere i luoghi della narrazione felliniana…da piccolissima trascorrevo molto tempo con la mia zia paterna e con mia nonna materna a Gradara.”

D. È stato senz’altro importante il legame con un territorio che l’ha vista nascere e crescere.

R. “Sì, era bello andare al Castello e giocare con i ragazzini della mia età all’ombra di quelle fantastiche e fiabesche mura. Mi affascinava, e mi affascina tutt’ora, fermarmi a guardare la collina di Gradara con la sua Rocca che si staglia verso l’orizzonte…un paesaggio magico, in tutti i sensi.

Poi mia nonna mi raccontava della Castellana, la Contessa Alberta, che lei aveva conosciuto perché era stata chiamata alla Rocca per riparare alcuni suoi abiti, i suoi racconti erano magia per me, narravano di una donna bella, elegante, tenace che abitava un castello, quasi una principessa delle fiabe nella mia mente di bambina.”

D. Una passione che nasce grazie a donne importanti, quindi…

R. “Sì, tra tutte mia madre. La mia passione per la moda nasce nel vederla drappeggiare del tessuto sul corpo delle sue clienti, per creare modelli fantastici che mi emozionavano e che alimentavano la mia fantasia.

Nel frattempo, la mamma aveva deciso di chiudere la sartoria per dedicarsi a noi figli ma, nella mia mente, continuavano a balenare quei gesti delicati, quelle stoffe che si adattavano alle silhouette. Appena mi fu possibile la convinsi ad aprire una boutique, i tempi erano cambiati nel frattempo: dal ‘su misura’ si stava passando al Prêt-à-porter.

Aprimmo un negozio di abbigliamento dove io mi occupavo degli acquisti, seppur giovanissima. In questo modo potevo esprimere la mia sensibilità e, in poco tempo, la boutique ebbe un grande successo, tanto da aprirne in seguito una in centro a Cattolica. In realtà mi era rimasto ancora quel desiderio di lavorare certi materiali, di creare forme speciali, uniche, così decisi di realizzare alcuni capi.

Un giorno un rappresentante li vide e, chiedendo chi li avesse prodotti, risposi che ero io l’artefice, mi chiese se volevo provare a venderli e io risposi di sì. Semplice a dirsi, difficile a farsi ma in breve il sogno divenne realtà, l’inizio di un grande successo.”

D. Quanto è importante il territorio per Alberta Ferretti?

R. “Oltre alla mia determinazione e alla mia fantasia creativa, vivere in questo territorio è stato di grande aiuto e di grande stimolo per creare. Dalla natura, bellissima, con le sue forme e i suoi colori, finanche la storia di questi luoghi, antica ma sempre attuale.

Quando ho bisogno di nutrire la mia mente, salgo in auto e vado per colline, tra borghi storici, attraversando paesaggi che dalle dolci alture digradano verso il mare, paesaggi costellati da nuvole che disegnano forme eteree e fantastiche. Da quello che mi sta attorno prendo la mia forza, la mia ispirazione. Cerco di trovare nella natura silenziosa la dolcezza e la forza che caratterizzano le mie creazioni.”

D. Come ci si sente ad essere diventata un punto di riferimento d’eleganza per tante donne? A vestire star e personaggi di calibro mondiale?

R. “Sicuramente la mia moda, essendo femminile, ha valorizzato il corpo di tutte quelle donne che hanno scelto di indossare le mie creazioni. Tra queste, donne molto importanti come Angelina Jolie, Uma Thurman, Meryl Streep, Sandra Bullock, Taylor Swift, per la quale ho realizzato gli abiti per il suo recente The Eras Tour.

Mi è piaciuto molto lavorare con Taylor, una ragazza spontanea, naturale, semplice. Io mi sento molto onorata di aver contribuito a rendere le donne che scelgono le mie creazioni non solo affascinanti, ma anche sicure di sé.”

D. All’interno della mostra allestita alla Rocca di Gradara, Da Zanvettori all’ultima Castellana, ha reso omaggio alla sua omonima, Alberta Porta, che abitò la fortezza malatestiana sino al 1983.

R. “È stato un vero piacere contribuire a questa mostra con l’esposizione di quattro abiti scelti per ‘vestire’ idealmente una Castellana del XXI secolo. Si deve a lei, e al marito Umberto Zanvettori, che acquistò e restaurò la Rocca nel 1920, l’attuale fortuna turistica di Gradara e del territorio circostante.

Questa figura, nella mia mente di bambina, come dicevo, ha sicuramente influito in parte sulla mia passione per la moda al femminile, speciale, preziosa.”

D. Ha dimostrato più volte l’amore per la sua terra organizzando a Rimini una sfilata dopo la catastrofica alluvione del 2023. Che cosa rappresenta per Alberta Ferretti questa sua ‘terra di confine’?

R. “Amo, come ho detto più volte, questo mio ‘territorio di confine’ e vorrei fare conoscere al mondo questa terra affascinante che emoziona con la sua semplicità e naturale raffinatezza.

La sfilata di Rimini, dopo l’alluvione del 2023, è stato un momento speciale, a cui hanno partecipato amici del mondo dello spettacolo e del jet-set internazionale, a supporto di una terra ferita ma fatta di uomini e donne che non si arrendono, che si rimboccano le maniche anche nei momenti più difficili.”

D. Cosa dice ai giovani di oggi che vogliono realizzare i propri sogni?

R. “Che sono stata sì fortunata, ma anche molto determinata. Ho avuto una madre speciale che ha creduto in me, ma allo stesso tempo mi sono dimostrata una ragazzina decisa e piena di passione.

Quando, poi, sono diventata una donna, una stilista internazionale, ai giornalisti che mi chiedevano quale scuola di moda avessi frequentato, rispondevo che la mia aula è stata la mia boutique e le mie insegnanti le mie clienti. Vorrei dire ai giovani di non smettere di sognare ma anche di essere tenaci e determinati, lavorando duramente, credendo in sé stessi tutto è possibile.”

Alberta Ferretti: designer internazionale con il cuore tra Marche e Romagna
Alberta Ferretti: designer internazionale con il cuore tra Marche e Romagna
Alberta Ferretti: designer internazionale con il cuore tra Marche e Romagna
Alberta Ferretti: designer internazionale con il cuore tra Marche e Romagna
Pubblicato su Pesaro IN Magazine 01/25, chiuso per la stampa il 01/07/2025

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