Fabio Zaffagnini e i 10 anni di Rockin’ 1000

di Roberta Bezzi, foto Michele Lugaresi
Il fondatore Fabio Zaffagnini racconta le origini e le ambizioni
L’ultima grande soddisfazione di Fabio Zaffagnini è l’epica esibizione di Rockin’1000 con Jovanotti all’edizione 2025 del Festival di Sanremo. L’evento ha coinvolto circa 300 musicisti tra batteristi, percussionisti e bassisti, di età compresa tra i 18 e i 70 anni, provenienti da tutta Italia e anche da Francia e Spagna. Un’impresa non facile che ha rappresentato il momento clou della prima serata della nota kermesse.

Un evento che apre nel migliore di modi le celebrazioni dei primi dieci anni di Rockin’1000, la band più grande del mondo fondata da Fabio Zaffagnini, nato a Faenza, ma cresciuto a Fusignano e ora residente a Cesena.

D. Partendo proprio da Sanremo, com’è nata la felice collaborazione?

R. “Grazie all’amicizia con Lorenzo Cherubini con cui avevamo già fatto un evento nel 2019 a Linate. Con grande gioia mi ha telefonato prima di Natale, per proporci di partecipare al suo show come ospite del festival.

Abbiamo accettato con piacere e ci siamo subito messi in moto per l’organizzazione dei musicisti e degli arrangiamenti. Lo spettacolo è stato memorabile malgrado le difficoltà di gestire così tanti artisti nell’ombelico di Sanremo. Tutti siamo tornati a casa felici di avere vissuto un’esperienza emozionante e coinvolgente.”

D. Andando indietro nel tempo, Fabio Zaffagnini, come è nata la sua passione per la musica?

R. “Ha sempre fatto parte di me, grazie ai miei genitori che da bambino mi facevano ascoltare il repertorio classico. Poi ho cominciato a suonare la chitarra, mentre la scoperta del rock è avvenuta quando ero ormai grande. Me ne sono subito innamorato, al punto da dare il via al progetto Rockin’1000 che ha avuto un successo internazionale.”

D. Tutto è avvenuto quando la sua vita sembrava ormai incanalata verso altre strade…

R. “Sì. Mai avrei pensato di lavorare nel mondo della musica. Dopo gli studi universitari di biologia, la mia carriera è iniziata negli scavi archeologici dell’Oman ed è continuata al CNR, con cui ho partecipato a diverse campagne oceanografiche internazionali. Nel 2011 poi ho fondato Trail Me Up, start up che ha reso accessibili i più remoti sentieri della terra grazie a tecnologie immersive.”

D. Come ha preso forma il progetto Rockin’1000 nel luglio 2015?

R. “L’idea è nata da una goliardata, più complicato è stato trasformarla in realtà. Ho cominciato rivolgendomi a numerosi professionisti dei vari ambiti, creando passo dopo passo una vera e propria squadra. Poi sono arrivati il primo video e i primi concerti in giro per il mondo.

Sono riuscito, quasi magicamente, a unire tutti i puntini di tante esperienze che di per sé non c’entravano niente con la musica ma che si sono rivelate lo stesso significative.”

D. La prima tappa, come da lei ricordato, è legata all’uscita del video virale di Learn to Fly, e al concerto tributo ai Foo Fighters al parco Ippodromo di Cesena…

R. “Sì, così siamo stati lanciati a livello globale. Poi fondamentale è stato il mega concerto allo Stade de France di Parigi di fronte a un pubblico di 50.000 persone.”

D. Fabio Zaffagnini, lei ha raccontato questa straordinaria esperienza nel libro Da zero a mille, uscito l’anno scorso, che è anche una sua autobiografia. Può parlarne?

R. “Ogni pagina offre uno sguardo ravvicinato sulle tappe di un sogno, fatto di momenti intensi, successi ottenuti con sacrificio e qualche inevitabile delusione. Un percorso unico, che ho cercato di presentare per la prima volta senza filtri, svelando avventure rocambolesche, scelte audaci e retroscena inediti.

Ma nel libro ho raccontato anche come inseguire un sogno e cosa comporta, perché c’è sempre un prezzo da pagare in termini di sacrifici e rinunce, oltre ovviamente ai successi e alle cose belle. È un continuo sali e scendi, come essere sulle montagne russe. La speranza è di poter ispirare chi ha delle idee in testa e ha paura di partire, e di fare capire cosa significa dedicarsi a tempo pieno a qualcosa.”

D. Nell’anno in cui si celebrano i primi dieci anni di Rockin’1000, cosa avete in programma e quali sono i progetti futuri?

R. “Stiamo organizzando una serie di eventi per l’estate di cui ancora non possiamo svelare nulla, l’idea è di fare una grande festa e di coinvolgere il maggior numero di persone possibile, anticipando anche qualche idea del prossimo futuro. Guardando più a lungo termine, l’ambizione è quella di aprirsi al mercato statunitense, impresa in cui pochi italiani sono riusciti.

Anche se abbiamo già 100.000 musicisti provenienti da 192 Paesi, l’obiettivo è quello di diventare ancora più internazionali, di essere una rete di musicisti globale, per permettere agli artisti di fare esperienze importanti negli stadi ma anche a livello locale in forma più ridotta per potere suonare.”

Fabio Zaffagnini e i 10 anni di Rockin' 1000
Qui sopra, il fondatore Fabio Zaffagnini insieme a Jovanotti. In apertura e sotto, alcuni momenti dell’esibizione di Rockin’1000 al Festival di Sanremo 2025.
Fabio Zaffagnini e i 10 anni di Rockin' 1000
Pubblicato su Ravenna IN Magazine 01/25, chiuso per la stampa il 11/03/2025

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