Un’avventura, quella condotta dal Forlì Calcio, a suon di record e sfociata nel tripudio del 17 aprile scorso. Questa è la data in cui la matematica ha dato concretezza al sogno al termine del match casalingo contro la Pistoiese, stesa da un gol di Elia Petrelli, capocannoniere e punto inamovibile dell’undici mercuriale.
Un successo che ha trascinato un’intera città, presente in massa sugli spalti in occasione dell’ultima partita tra le mura amiche. Una passerella per i ragazzi di mister Alessandro Miramari, abilissimi a far vibrare d’orgoglio una tifoseria cresciuta parallelamente alla scalata al calcio che conta.
Sfrenata la gioia del presidente Gianfranco Cappelli che, al triplice fischio della terzultima di campionato, ha lanciato un urlo liberatorio verso la tribuna, prima di gettarsi in campo in mezzo ai suoi ragazzi. “Mi si è aperto il cuore e ho pianto a dirotto, emozionato come mai nella vita,” racconta commosso il ‘pres’.
“Non mi rendo ancora conto di quello che abbiamo fatto, difficilmente potrò dimenticare questa stagione.” Rimarcati con vigore i meriti del direttore sportivo Cristiano Protti e del direttore generale Matteo Mariani, Cappelli lascia i riflettori alla squadra. “Abbiamo raggiunto un grande risultato,” dice, “grazie all’incredibile alchimia creatasi tra il mister, il suo staff e i fantastici ragazzi.”
Ci ha sempre creduto coach Miramari. “Già nella conferenza stampa di presentazione avevamo dichiarato di non essere favoriti ma di poter essere competitivi,” afferma. “Sempre a contatto con il treno delle capolista, ci siamo resi conto che la possibilità di vincere era davvero a portata di mano.” Un crescendo concretizzatosi anche sugli spalti. “Desideriamo portare ulteriore entusiasmo e riempire il Morgagni tutte le domeniche,” aggiunge l’allenatore fresco di rinnovo del contratto.
Viaggia sulle ali dell’entusiasmo capitan Riccardo Gaiola, padovano classe 1996, protagonista di un campionato strepitoso. “Una delle mie stagioni migliori anche grazie al cambio di ruolo deciso dal mister,” racconta. “Non abbiamo vissuto momenti difficili, forse solo la sconfitta interna con lo Zenit Prato: un ko che anziché abbatterci ci ha dato ulteriore spinta.” Vincere con la fascia al braccio ha dato al trionfo un sapore ancora più dolce.
Grande gioia per il successo dei biancorossi è stata espressa anche dal sindaco Gianluca Zattini. “I ragazzi di mister Miramari hanno battuto ogni record, rendendosi protagonisti di un’impresa straordinaria,” le parole del primo cittadino. “Ognuno di loro ha dimostrato di essere un fuoriclasse dentro e fuori dal campo. La loro cavalcata resterà nella storia, al pari della dedizione, dello spirito di sacrificio e del merito sportivo che caratterizzano la società e l’intero staff tecnico del Forlì Calcio.”
Oltre a celebrare pubblicamente i campioni nel corso del consiglio comunale del 27 maggio, l’amministrazione ha assunto l’impegno di “mettere in campo tutti quegli ammodernamenti strutturali ed estetici allo stadio Tullo Morgagni, indispensabili dopo l’avanzamento di categoria. Siamo già al lavoro con i nostri uffici per rendere l’impianto cittadino idoneo per il campionato di serie C.
Insomma, arriveremo alle porte della nuova stagione con tutte le carte in regola per rivendicare con forza il valore dei nostri galletti e la grinta dei nostri tifosi”. Parole che fanno sorridere gli occhi a patron Cappelli.
“Sono molto felice per le attestazioni ricevute dal governo cittadino,” chiosa il presidente del Forlì Calcio, che già guarda al futuro alzando ulteriormente l’asticella. “Ci sarà qualcosa da affinare per salire ancora di livello: ci saranno conferme e nuovi innesti, in base alle nostre possibilità.”
La serie C è un palcoscenico molto più dispendioso economicamente rispetto alle serie minori. “Abbiamo già partner importanti, vorremmo ampliare l’orizzonte,” dice Cappelli. “Con la direzione sportiva presenteremo un progetto che possa avvicinare ancora di più città e imprenditori.”
Il ritorno nel calcio che conta chiederà sforzi non solo economici. “Ci siamo resi conto che, grazie alla struttura creata in questi anni, a livello organizzativo non abbiamo niente da invidiare alle altre società. Di sicuro chi lavora nel Forlì, dall’ufficio stampa all’ufficio generale alla segreteria, è già pronto al salto di categoria.Ci sono tutti i presupposti per fare un buon campionato.” Poi dipenderà dalle risorse e dal mercato. “Ci muoveremo al momento giusto e con il passo giusto,” conclude il numero 1 della Società di viale Roma. “Per il futuro vogliamo consolidarci, senza porre limiti ai nostri obiettivi.”