Gruppo VAG, il mestiere del freddo

di Michele Romano
Il gruppo VAG Festeggia I suoi Primi Ottant’anni Di storia
Festeggiando i suoi primi 80 anni, ha fatto un gesto simbolico: ha girato una clessidra, un orologio a sabbia, strumento antico per la misurazione del tempo. Per Alceste Vitri, presidente e fondatore di VAG, la clessidra è “simbolo di infinito, un oggetto che per funzionare deve continuamente essere messo in condizione di ripartire.”

“Il nostro motto è che si può sempre fare meglio,” spiega l’imprenditore del Gruppo VAG, “e per fare sempre meglio non bisogna adagiarsi sugli allori quando si ottiene qualcosa: bisogna invece avere voglia di mettere tutto in discussione e di ripartire, esattamente come in una clessidra.”

D. E la sua inseparabile bicicletta che significato aveva ieri e quale ha oggi?

“Fare il giro degli stabilimenti, passando fra le linee di produzione, è qualcosa che ho sempre amato fare. Mi piace stare a contatto con i nostri collaboratori, vederli lavorare, ascoltarli e dar loro suggerimenti. Man mano che l’azienda si allargava, compiere questo percorso a piedi diventava sempre più complicato: oggi che abbiamo 13 stabilimenti per 160.000 mq coperti, sarebbe impossibile. La bicicletta, quindi, era ed è il modo migliore per spostarsi fra le linee, una tradizione a cui è impossibile rinunciare.”

D. Come è nato il progetto Rivacold, dal quale si è sviluppato il Gruppo VAG?

R. “Ho iniziato questo lavoro come apprendista, perché mi affascinava l’idea di poter portare il freddo ovunque. Oggi queste tecnologie vengono date per scontate, ma quando ho iniziato, negli anni Sessanta, il frigorifero era un lusso per pochi. Ebbi l’intuizione che le possibilità della catena del freddo erano enormi: tutto ciò che è deperibile si conserva meglio con il freddo. Da lì nacque la refrigerazione industriale, il seme di quello che siamo oggi.”

D. La bicicletta è anche una sorta di filo rosso che lega la storia e la crescita dell’azienda negli anni: cosa non è mai cambiato in azienda dal 1966, anno in cui fondò Rivacold?

R. “L’ambizione di fare sempre meglio è una cosa che non è cambiata e che fa parte della filosofia dell’azienda. Oltre a questo, un bello spirito di gruppo e un clima spesso familiare, che credo si sia visto bene nella serata ’80 Infiniti Traguardi’ che abbiamo festeggiato poco tempo fa.”

D. Oggi il Gruppo VAG è forte di 3 brand, 17 siti produttivi, dà lavoro a 1.700 addetti, l’80% dei quali residenti nel pesarese: è un miracolo o cos’altro?

R. “Nessun miracolo, solo il frutto di passione e tanto duro lavoro. Il legame con il territorio è per noi motivo di orgoglio e anche un’ulteriore spinta a fare bene per portare qui lavoro e benessere.”

D. Cosa dice a se stesso quando legge questi numeri: la inorgogliscono?

R. “Ormai dovrebbe saperlo: dico che si può sempre fare meglio! Se guardo da dove sono partito, però, non posso nascondere che quello che siamo riusciti a fare mi riempie di soddisfazione.”

D. Cosa pretende da chi lavora in VAG?

R. “Sembra scontato, ma la voglia di fare e imparare è per me fondamentale. Cerchiamo persone ambiziose, che abbiano voglia di impegnarsi e di migliorare nel loro percorso professionale. Quando ho cominciato, il mio desiderio più grande era quello di imparare un mestiere e diventare bravo a farlo: vogliamo collaboratori che la pensino allo stesso modo.”

D. Dall’esterno dicono che lei è un imprenditore esigente e severo con i suoi collaboratori: è proprio così?

R. “Esigente sicuramente, severo solo quando non mi ascoltano. Battute a parte, credo che per fare un ottimo lavoro sia necessario essere severi soprattutto con se stessi.” 

D. C’è però qualcosa che non tollera in modo assoluto sul posto di lavoro…

R. “La pigrizia e la svogliatezza. Anche perché credo sia impossibile trarre soddisfazione da un lavoro fatto male, mentre al contrario, un lavoro ben riuscito è una delle soddisfazioni più grandi che si possano provare.”

D. Roberta e Alessandro, i suoi figli, rappresentano la continuità aziendale: anche loro, come lei, amano la fabbrica? Cosa ha raccomandato loro?

R. “Ho trasmesso loro tutto quello che ho imparato, per fare in modo che guidino questa azienda secondo i principi che hanno ispirato il mio lavoro. Tutto quello che abbiamo creato dovrà durare nel tempo e continuare il percorso di crescita.”

D. Siete a Vallefoglia, ma il VAG Refrigeration Laboratory è degno della Silicon Valley…

R. “È un bel complimento. Il mercato è sempre più competitivo e per distinguersi occorre essere all’avanguardia. Il nostro laboratorio, con 8 diverse camere di test e l’accreditamento Accredia, è unico nel panorama europeo e ci permetterà di mantenere una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti.”

D. La tecnologia migliora sempre le performance?

R. “Quando lo studio e la progettazione che stanno alla base di quella tecnologia sono ben fatti, sì. Ma dobbiamo ricordarci che quello studio è frutto dell’ingegno umano.”

D. Cambierebbe la sua bicicletta con un drone in grado di farle vedere cosa succede tutt’intorno?

R. “Dall’alto vedrei meglio, ma perderei il contatto con le persone. No, nessuno scambio.”

D. Qual è la prossima sfida tecnologica che avete davanti?

R. “L’efficienza energetica, ovvero ridurre i consumi a parità di prestazioni, e la sostituzione di refrigeranti inquinanti con altri gas naturali, sfida alla quale non possiamo sottrarci, vista l’importanza di ridurre l’impatto sull’ambiente.”

D. Che sogni fa oggi?

R. “Mi ritengo un uomo fortunato, perché non ho mai smesso né di sognare, né di lavorare per realizzare i miei sogni.”

Gruppo VAG, il mestiere del freddo
In apertura e in alto, Alcestre Vitri insieme ai figli Roberta e Alessandro. In questi scatti, sempre Vitri, presidente e fondatore di Vag.
Gruppo VAG, il mestiere del freddo
Visto da fuori, il successo del gruppo leader globale nel comparto della refrigerazione industriale commerciale, quartier generale a Vallefoglia, sta proprio nell’ambizione di voler ripartire sempre, di usare ogni traguardo raggiunto come base per arrivare al successivo, in un ciclo che non termina mai.

Condividi l’articolo: