Designer e decoratrice riccionese, Eva Germani ha trasformato la sua lunga esperienza nel restauro d’arte in un percorso creativo personale e riconoscibile, fatto di carte da parati evocative, scenografiche e poetiche.
Le sue creazioni, tra fiori, animali e suggestioni retrò, sembrano nate per raccontare storie. Opere che vivono tra texture materiche e dettagli pittorici, capaci di restituire profondità emotiva agli ambienti. Con laboratori a Riccione e Montefiore, collabora con architetti e designer per dare vita a progetti dallo stile bohémien e dall’impronta fortemente narrativa.
“Per vent’anni ho lavorato come restauratrice a contatto con opere meravigliose. È stato un periodo prezioso, anche perché i miei genitori facevano questo mestiere. L’Italia è un luogo dove l’arte si respira ovunque, ma il mio immaginario affonda le radici nei ricordi d’infanzia: le pareti annerite di fuliggine nella casa dei miei bisnonni vicino ai Monti Sibillini, le case abbandonate dove giocavo bambina. Ricordi che ancora oggi plasmano la mia estetica, fatta di bellezza disinvolta, mai patinata.”
Nel 2014 Eva Germani entra a far parte del team creativo di Wall&Decò, azienda italiana di carte da parati di design. Un traguardo importante, coronato nel 2019 con il German Design Award per la carta Niveum. Ma il suo mondo non si ferma qui: tra le sue collaborazioni figurano nomi come Armani, Erika Cavallini Semicouture, Liviana Conti, Francesca Orsi, Raw Milano. Le sue opere sono apparse su testate come Vogue Italia, Marie Claire, Elle Decoration, AD e molte altre.
“Uso tinte naturali su carte da pacchi o garze. Supporti fragili, che considero una scelta non solo estetica ma esistenziale: parlano della transitorietà, del continuo sfiorire e rinnovarsi. La mia è una pittura ruvida, poco rifinita. Da lontano può sembrare delicata, ma avvicinandosi si percepisce una certa crudezza, una tensione. Mi interessa la materia, l’imperfezione, ciò che è vivo. A questa definizione aggiungerei forse anche una certa nostalgia.”
Quando le chiedo come nasce una collezione, la risposta rivela la sua natura istintiva: “Immagino ogni carta come una quinta teatrale. Un disegno che fa dà sfondo ai nostri gesti quotidiani, un sipario dietro cui si muove la nostra vita. L’estetica ha un impatto profondo sul nostro sentire, come il cibo o le relazioni. Per questo cerco di creare immagini che infondano armonia, benessere. Fiori, foglie, animali, sono presenze naturali che comunicano con la nostra parte più intima.”
Il suo processo creativo si muove tra intuizione e disordine, tra rigore tecnico e ispirazione improvvisa: “Sono piuttosto caotica. Spesso comincio la giornata con un’idea chiara in mente, poi finisco per fare tutt’altro. Quando posso, lavoro da casa, trasformandola in un altro laboratorio. È il mio modo di stare nel mondo: aperta alle deviazioni, ai cambi di rotta.”
Eva lavora tra due studi: uno a Riccione, l’altro a Montefiore. Spazi fisici diversi, ma anche luoghi mentali in cui prende forma la sua visione. Una visione che spesso si intreccia con quella di architetti e designer, in progetti dove la decorazione diventa parte integrante dell’identità visiva di uno spazio.
“In genere chi mi contatta conosce già il mio lavoro e lo stile che propongo, quindi c’è già una certa sintonia iniziale. A volte ricevo una moodboard da seguire, altre volte invece mi si lascia carta bianca: mi vengono presentati gli spazi e tocca a me immaginare. In questa fase è fondamentale l’aiuto di mia figlia Francesca, scenografa, che ormai è parte attiva nel processo creativo.”
Accanto all’attività di design, Eva porta avanti anche un progetto con il garden designer Daniele Corbelli: una linea di complementi d’arredo in cui le sue carte pittoriche si fondono con materiali e forme contemporanee. Oggetti unici, in bilico tra arte e funzionalità. In tutto il suo lavoro si percepisce una profonda coerenza. Ogni parete, ogni bozzetto, ogni superficie decorata dall’artista sembra voler raccontare qualcosa che va oltre il visibile. Una memoria, un’emozione, un sogno.
“La decorazione può diventare una forma d’arte se guidata da un’intenzione autentica. Credo nel potere evocativo delle immagini. Mi piace pensare che i miei lavori possano accompagnare le persone nel loro quotidiano, offrendo piccoli spazi di bellezza, raccoglimento, poesia.” Eva Germani abita un mondo che fonde tradizione e intuizione contemporanea, artigianalità e visione. La sua è una pittura che veste le pareti ma tocca le emozioni. Un’estetica imperfetta, ruvida e gentile, come la vita.



















