Casa Blumen

di Cristina Righi, foto Riccardo Gallini
Casa Blumen, il tempio dei fiori biologici
Quando le chiedevano cosa avrebbe fatto da grande, rispondeva “la fioraia”.

Poi la vita di Sabrina Linardi ha preso un’altra strada: gli studi, la famiglia, un lavoro d’ufficio. Quel desiderio di bambina, però, è rimasto nel cassetto, in attesa del momento giusto per diventare realtà con Casa Blumen.

“Sono ufficialmente una contadina”, si descrive con soddisfazione Sabrina: “coltivo fiori biologici e sento che è quello che avrei sempre dovuto fare.” Le brillano gli occhi mentre ci mostra il suo mondo, con la consapevolezza che si tratta di un “germoglio” che ha il peso e la leggerezza di qualcosa di prezioso, come il ritorno alla natura, a un’esistenza fondata sul rispetto.

Come nasce Casa Blumen?

“Avevo smesso di comprare fiori. Dopo una vacanza lavoro nella flower farm Vom Hügel in Austria, la folgorazione! È possibile comprare fiori recisi rispettando l’ambiente. Nel marzo successivo il lockdown. È periodo di semina, così ho seminato Girasoli e Zinnie, ricordo dell’Austria.

Carlo, il mio compagno, mi ha dato la possibilità di realizzare il mio progetto sul terreno della sua famiglia. Poi si è appassionato quanto me. Da qui il nome, CaSa Blumen: Carlo, Sabrina, e la parola tedesca per fiore. I miei genitori mi hanno sempre incoraggiata a cercare la mia strada e a lavorare sodo per quello in cui si crede. Così oggi uso humus di lombrico e compost per concime.

Semi raccolti dalla parte di fiori lasciata in campo fino a maturazione. Qualità rustiche, annaffiate lo stretto indispensabile con l’acqua del pozzo, distribuita per gocciolamento con l’energia di pannelli solari. Siamo consapevoli che i fiori non sono indispensabili, ma sono importanti, sono presenti in ogni momento significativo, sono nutrimento per lo spirito, anche se non li mangiamo. Per averli non dobbiamo impoverire la terra.”

C’è un fiore preferito e a cosa si ispira per le composizioni?

“Il mio fiore preferito è quello del momento. Ora è il Cosmos, che dona leggerezza a ogni mazzo. Osservo la natura e mi ispiro a lei. Le creazioni più belle sono quelle che abbiamo intorno. Uso nastri di fibre naturali. Niente spugna da fioristi: per le composizioni uso giunchi, filo e rete metallici. Sono nate poi collaborazioni con artigiani locali, che realizzano vasi bellissimi.”

Cosa trovano le persone a Casa Blumen?

“Casa Blumen è uno spazio vivo, da condividere. Credo che i fiori coltivati in libertà riescano a trasmettere emozioni e le persone le percepiscono. Portano il buon umore, toccano le corde degli affetti e dei ricordi, hanno a che fare con i sentimenti più profondi. Per questo spero che a Casa Blumen le persone riescano a trovare tranquillità o semplicemente osservare la bellezza.

Possono scegliere i fiori direttamente in campo, partecipare a laboratori di composizione o fare attività di meditazione e yoga. Il lavoro e lo studio da fare è tanto. Mi reputo molto fortunata, per il sostegno del mio compagno e l’accoglienza della sua famiglia.”

Casa Blumen su Rimini IN Magazine
Nelle foto, Sabrina Linardi all’interno di Casa Blumen e alcuni dei fiori che si possono scegliere per comporre mazzi in modo sostenibile.
Casa Blumen su Rimini IN Magazine
Casa Blumen su Rimini IN Magazine
“Perché incontro persone disponibili ed entusiaste del mio progetto, che spero continui a crescere sano, nel senso più completo del termine.”
Casa Blumen su Rimini IN Magazine

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