Gruppo Zannoni è energia al femminile

di Francesca Miccoli, foto Andrea Bonavita
Costanza E Vittoria Raccolgono L’eredità Del gruppo zannoni
Sorelle ma prima di tutto amiche. Complici e sodali, nella buona e nella cattiva sorte, forti di quella serenità respirata in famiglia sin dall’infanzia e unite dalla condivisione di valori saldi.

Costanza e Vittoria Zannoni sono le rappresentanti di terza generazione del Gruppo Zannoni, impresa forlivese leader nel settore del commercio di carburanti. Una prova che l’universo femminile non è poi così lontano da un mondo che, tradizionalmente, è spesso stato dominato da una presenza maschile.

Le due imprenditrici sono oggi contitolari dell’azienda fondata dal nonno Primo e sviluppata in maniera illuminata da papà Domenico, venuto a mancare nel 2010. “Prima della Seconda guerra mondiale il nonno partì alla volta dell’Etiopia, dove diede vita a un’attività di trasporti,” spiega Vittoria. “Messo da parte un po’ di capitale, tornò a Forlì e aprì il primo distributore di carburante in via Isonzo.” Erano gli anni pionieristici in cui le rare aree di servizio erano aperte 24 ore su 24. 

Costanza e Vittoria rivisitano la storia dell’azienda Gruppo Zannoni di famiglia con orgoglio e riconoscenza. “Siamo consapevoli di essere privilegiate rispetto a chi, al termine del percorso di studi, deve costruirsi una professione,” spiegano. “E siamo profondamente grate verso chi ha permesso questo.”

E pensare che, vissuta sin dagli anni verdi l’atmosfera aziendale, le due giovani imprenditrici non ambivano a un ufficio nel palazzo di vetro di via Isonzo. “Io immaginavo un futuro da giornalista,”  dice Costanza. “Io invece mi vedevo architetto,” aggiunge Vittoria.

“Desideravo iscrivermi a Lettere,” spiega la primogenita, “ma papà insisteva affinché frequentassi Economia e Commercio. Aveva ragione: al liceo studi la letteratura ma non hai cognizione di cosa sia l’economia.” L’ingresso in Gruppo Zannoni non è stato dunque una forzatura: oggi Costanza segue la parte commerciale, Vittoria il personale.

“All’università abbiamo scoperto materie nuove che ci hanno letteralmente rapito. Papà a casa non parlava mai di lavoro e solo seguendo le sue orme abbiamo scoperto un grande formatore, un uomo molto aperto, carico. Era un piacere ascoltarlo. Ed è stato bellissimo conoscerlo da un diverso punto di vista, nella sua veste più vivace e produttiva.” 

Un carisma che non si spegne. “Lo sentiamo sempre presente. Seguiamo il suo modo di organizzare il lavoro e di formare le persone. Le sue massime sono appese in tutta l’azienda.” Non meno importante il ruolo della mamma, insegnante alle scuole medie, adorata dagli studenti, che ancora oggi la ricordano con nostalgia e dolcezza.

Coniugare famiglia e professione non appare semplicissimo. “Siamo fortunate perché, grazie a ottimi collaboratori, ogni pomeriggio dopo le 16.30 siamo dedite completamente alle bambine.” Oltre alla perdita dei genitori, le due Zannoni si sono trovate a fronteggiare autentici drammi. “A poche settimane dalla morte di papà, abbiamo dovuto fare i conti con il ‘nevone’,” dice Vittoria.

“Ma in due ci si fa forza e non abbiamo mai dubitato di proseguire l’attività,” ribatte Costanza. La vera stangata però arriva nel periodo Covid. “Facile immaginare cosa significhi il lockdown per un’impresa che ha come core business la vendita di carburante!” Momenti complicati, affrontati con coraggio e determinazione. “E con fiducia, non ci si può consegnare all’angoscia. Consapevoli che prima o dopo sarebbe finita.” 

Superata di slancio pure la paventata crisi del settore con l’affermarsi della mobilità elettrica: l’asso nella manica è HVO un gasolio totalmente biologico, incolore e inodore, ottenuto da scarti agricoli e alimentari. Ancora una volta il tempo è stato galantuomo. Rispettoso della caparbietà e la capacità di chi sa dare il giusto peso alle situazioni, da vivere con sangue freddo.  

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