Coinvolge tutta la Romagna il Noam Faenza Film Festival, la prima manifestazione in Italia che promuove il cinema e la cultura nordamericano (USA, Canada e Messico). Con particolare attenzione alla produzione indipendente.
Ospiti internazionali, grandi omaggi e anteprime nazionali. Ecco gli ingredienti della terza edizione in programma dal 12 al 16 novembre. Un’anteprima itinerante, dal 21 ottobre al 15 novembre – in collaborazione con Menabò Group ed Edizioni IN Magazine (entrambi media partner ufficiali) – interamente dedicata a Gene Hackman, tra i più rappresentativi interpreti del cinema nordamericano, scomparso lo scorso 18 febbraio.
In tutto 7 appuntamenti speciali, di cui 2 sul territorio forlivese-cesenate, con le proiezioni di Night Moves (1975), che si è tenuta il 27 ottobre al Cinema Eliseo di Cesena. Una serata presentata da Marco Lovisato. E Scarecrow (1973), il 3 novembre alla Sala San Luigi di Forlì, con introduzione a cura di Casaba Podcast. Spazio ora al festival con circa 40 film in rassegna, 10 ospiti di spessore e numerosi premi assegnati. In un alternarsi di proiezioni, incontri e masterclass.
A cominciare dalla proiezione in anteprima nazionale di The Smashing Machine di Benny Safdie, pellicola acclamata al festival di Venezia con protagonista Dwayne Johnson, in uscita nelle sale dal 19 novembre.
Tra le opere presenti al Noam Faenza Film Festival, da segnalare anche Atropia di Hailey Gates, che vanta la produzione di Luca Guadagnino. Rebuilding di Max Walker-Silverman. Anna Kiri di Francis Bordelau, film canadese interpretato da Catherine Brunet, presente a Faenza. Nella sezione Noam Classic, per l’apertura del festival spicca l’omaggio a Robert Redford con la proiezione del celebre Butch Cassidy and the Sundance Kid. Mentre in chiusura quello a David Lynch con un evento speciale in collaborazione con la Cineteca di Bologna e Lucky Red: il capolavoro Mulholland Drive a Faenza, due settimane prima della sua redistribuzione in sala.
Quest’anno il premio alla carriera va alla regista newyorchese Eliza Hittman, vincitrice dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino 2020 con Never Rarely Sometimes Always. Protagonista di una retrospettiva completa dei suoi film durante le giornate del festival, e di una masterclass. Due le giurie del festival per la premiazione dei film in concorso. Quella relativa ai lungometraggi è presieduta dal giornalista e documentarista Casey Kauffman, affiancato da due faentini d’eccezione: l’attrice Benedetta Cimatti e il regista Andrea Tagliaferri.
La giuria dei cortometraggi è invece composta dal regista Vito Palmieri, dall’attrice Cecilia Bertozzi e dall’esperta di cinema Joana Fresu de Azevedo. Tra gli ospiti, il giornalista sportivo Buffa e dell’ambasciatore del Messico Lozano.















