Pedale Riminese, passione in sella

di Cristina Righi, foto Tommaso Morosetti
Sport E valori: Il Pedale Riminese Compie 80 anni
Immagina la tua vita sospesa su una montagna di macerie. È il 1945, la guerra è appena finita, Rimini è una città ferita con un futuro tutto da ricostruire. In una fiaschetteria di via Mentana, alcuni amici decidono di ripartire da ciò che resta intatto: la passione.

Così il 5 novembre, Giordano e Libero Battistini, Alfredo Masinelli, Otello Croci e i fratelli Somigli, danno vita al Pedale Riminese. Con un’idea semplice e potente: ritrovare speranza e dignità in sella ad una bicicletta.

Negli anni Cinquanta arrivano Angiolino Piscaglia e Sante Lombardi, i primi professionisti. Nei Settanta brillano Glauco Santoni e Alfio Vandi. Negli Ottanta la Stella Artois fa emergere talenti come Collinelli e Grisandi. I Novanta portano podi tricolore con Brunelli, Pepoli e i fratelli Vecchi. 

Dal 2000 cresce il vivaio giovanile e nasce la pista ‘Masinelli’, riferimento per l’attività dei più piccoli. Dopo ottant’anni, il sogno continua, non solo nelle gare, ma nel ruolo sociale ed educativo che il Pedale Riminese ha saputo ritagliarsi. 

Una piccola comunità fatta d’impegno e tenacia, capace di educare alla fatica, al rispetto, e di trasmettere valori attraverso lo sport. Oggi alla guida della società c’è Barbara Gamberini, subentrata al padre Giovanni. Recentemente insignita della medaglia di bronzo al valore sportivo, è la prima donna alla presidenza. “Raccogliere questo testimone è una meravigliosa responsabilità,” racconta.

“Vivo il Pedale Riminese da tanti anni e conosco il percorso fatto, gli ostacoli superati e la grande comunità che ci ha permesso di essere ancora qui dopo 80 anni ininterrotti. La prima emozione è la gratitudine, poi però, bisogna ‘pedalare’ ogni giorno, perché anche alle piccole realtà come la nostra oggi si chiede professionalità. Oggi il ciclismo pretende competenza e i nostri tecnici si aggiornano costantemente.

È un dovere verso bambini, bambine, ragazzi e ragazze che inseguono il sogno di diventare ciclisti. E noi dirigenti, per essere all’altezza, dobbiamo essere preparati. Si ruba tempo alle famiglie, allo svago, a sé stessi. Siamo tutti volontari accomunati da passione. Ci rispettiamo e stimiamo, ogni ruolo ha valore. A me riconoscono la dote di saper aggregare e lasciare spazio a tutti.”

Oggi il Pedale Riminese è attivo con tre categorie: 22 giovanissimi (5–12 anni), 10 esordienti (13–14) e una trentina di cicloturisti. Negli ultimi anni è nata la collaborazione con le Frecce Rosse Cycling, per un progetto volto a offrire nuove opportunità di crescita sportiva. La società è impegnata anche sul fronte organizzativo. Celebre la Coppa della Pace – Trofeo F.lli Anelli, gara internazionale under 23 realizzata con la Polisportiva Sant’Ermete e la famiglia Anelli. Non mancano collaborazioni per la promozione dello sport e della mobilità sostenibile, con realtà come Fiab e Rimini Wellness

Il futuro presenta incognite. “La nostra attività si svolge per lo più nella pista ‘Masinelli’,” spiega Barbara. “Ma dai 12 anni è necessario spostarsi fuori, in mezzo a un traffico sempre più nervoso e intollerante.” A questo si aggiunge la difficoltà di reperire risorse economiche in un contesto in cui lo sport di base soffre.” Ecco che è il gruppo a fare la differenza. “Quando vedi una mamma probabilmente mai salita su una bici da corsa, diventare fotoreporter ufficiale di ogni trasferta… ti rendi conto che puoi farcela.”

Per festeggiare l’ottantesimo anniversario, il Pedale Riminese ha ideato un logo celebrativo e il ‘Trofeo degli 80 anni’, assegnato ad ogni gara alla società proveniente da più lontano. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Comune di Rimini e la Biblioteca Gambalunga, a novembre sarà allestita una mostra con fotografie e testimonianze, che ripercorre la storia della società. Perché il ciclismo, a Rimini, è da sempre molto più di uno sport. È un modo di crescere, insieme.

Pedale Riminese, passione in sella
In apertura, un gruppo di ciclisti del Pedale Riminese. Qui sopra, Barbara Gamberini, alla guida della Società, e il padre Giovanni. Seguono scatti storici: Giovanni Saponi premiato da una giovanissima Raffaella Carrà; una riunione del consiglio del 1947 in cui sono riconoscibili Ceraso, Lino Rossi, Leopoldo Alessi, Armando Mulazzani, Angelo Zamparini, Alfredo Masinelli; squadra allievi del 1967 al centro Glauco Santoni.
Pedale Riminese, passione in sella
Pedale Riminese, passione in sella
Pedale Riminese, passione in sella
Pubblicato su Rimini IN Magazine 03/25, chiuso per la stampa il 29/08/2025

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