U j’era Catolga, la Cattolica dal passato

di Flavio Semprini, foto Tommaso Morosetti
Il gruppo Che Fa rivivere Luoghi e Personaggi Del passato
“Il Comune, attraverso lo strumento del bilancio partecipato, ha stanziato 33.000 euro per progetti promossi dai cittadini. Quello presentato a mio nome è stato il più votato dai cattolichini,” spiega Tonti. “Il ‘muro’ fu ideato da mio padre Giuseppe, per tutti Peter, un pioniere del divertimento nei ruggenti anni Sessanta.

Raccontare luoghi e persone di Cattolica in maniera moderna e rispettosa del passato allo stesso tempo. È quello che cerca di fare Tiziano Tonti, uno degli animatori del gruppo Facebook ‘U j’era Catolga’ e che, con l’associazione Genia Catulghina, interverrà nel restauro del murale di piazza del Mercato.

Lui fu ispirato dalle mattonelle di Tonino Guerra che si trovano nel Borgo San Giuliano di Rimini e anche da altri interventi simili. Il nostro muro raccoglie i soprannomi dialettali delle famiglie storiche e dei personaggi della Regina.

Sono circa 400, se ne aggiungeranno un’ottantina grazie all’opera di restauro. Sei lastre, stampate in altissima definizione, saranno poste sopra l’esistente, quindi si tratta di un restauro destinato a durare nel tempo.”

Suo padre come iniziò a ‘lavorare’ sul muro dei soprannomi? “Ricordo che cominciò con l’aiuto di Valeria Belemmi,” racconta. “Mio padre era un vulcano d’iniziative, amava molto i cattolichini e si sentiva depositario della tradizione orale della storia della nostra città.

Storia della quale la mia famiglia fa parte da centinaia di anni. Oggi il muro è un vero e proprio monumento e ha un valore storico. Iniziò a raccogliere soprannomi familiari facendo ricorso alla sua memoria e chiedendo alle persone. Ci mise anni ma sapeva farsi ascoltare perché aveva una grande dialettica e oratoria.”

Lei gestisce, con altri, anche U j’era Catolga, gruppo Facebook che conta più di 6mila iscritti. Com’è nato? “L’idea del gruppo non è mia ma di due altri appassionati: Mauro Calbi, nipote di Giorgio Calbi al quale è intitolato lo stadio di Cattolica e Marco Della Santina, figlio e nipote di maestri d’ascia. Io mi sono unito in un secondo tempo.

Il gruppo che gestisce la pagina ha nel cuore e parla di una Cattolica del passato. La città è cambiata, com’è giusto che sia. Ma il rispetto per chi ci ha preceduto ci ha spinto a ritrovare luoghi, cartoline, aneddoti. Negli ultimi anni, poi, abbiamo iniziato a mettere più ‘a fuoco’ i personaggi del tempo che fu, perché iniziavano a mancare e noi pensiamo che meritino di essere ricordati.

Gestire U j’era Catolga è divertente ma è anche un impegno. Devi aggiornare e moderare continuamente ed essere attento: non accettiamo commenti negativi né che siano inerenti ad altro rispetto al post e alla foto relativa, perché non vogliamo creare divisioni.

Il rispetto reciproco viene prima di tutto. Per questo siamo molto rigidi e il gruppo è chiuso. Chi entra deve capire lo spirito che ci anima. Il nostro legame con la ‘Regina’ è poetico, sentimentale, per niente ideologico. Grazie alle foto e ai testi possiamo immaginare una Cattolica che non abbiamo conosciuto ma nella quale sappiamo che i nostri genitori e nonni e avi hanno lasciato un segno.”

Qual è la foto che ha avuto più like? “Al momento quella di Gigi Salvi con più di 800 like. Gigi era un venditore ambulante di lupini e castagne, le cosiddette ‘luverie’. Era conosciuto da tutti e tutti hanno un ricordo perché magari compravano qualcosa da lui fuori dalle scuole o in via Bovio.

Sotto la foto ci sono tanti commenti, sempre molto affettuosi. La storia di Gigi, come quelle di tanti altri, messe a disposizione di tutti, finiscono per non appartenere solo alla famiglia ma diventano patrimonio della comunità.”

Qual è stato il post che ha creato più dibattito nel gruppo ‘U j’era Catolga’? “Sono diversi. Uno riguarda una targa che sarebbe stata posta sulle mura Maiani sulla quale sarebbe stato scritto: ‘Qui finisce la Pianura Padana’. Fantasia o realtà? Così come si parla delle gallerie di Cattolica attorno alle quali sono nate molte leggende.

Un altro post discusso è quello sulla dismissione degli arredi storici del consiglio comunale vissuta con un certo malumore dalla città. Ci sono poi persone che vorrebbero riportare il monumento ai caduti di fronte al Comune, dove era stato portato da piazza Filippini.

Il sindaco Micucci lo spostò al Parco della Pace. Ancora oggi per molti cattolichini questo è uno sfregio. Poi, lo storico albero di Cedro che si trovava, anche quello, di fronte al Comune. Dopo la messa di Natale la tradizione era farci tre giri attorno. Ora non c’è più e a molte generazioni di cattolichini manca e ne discutono nel gruppo.”

U j’era Catolga, la Cattolica dal passato
In apertura, gli animatori del gruppo Facebook Tiziano Tonti, Mauro Calbi e Marco Della Santina.
U j’era Catolga, la Cattolica dal passato
Pubblicato su Rimini IN Magazine 01/25, chiuso per la stampa il 31/03/2025

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