Alex Leardini, fascino elettrico

di Alberto Crescentini, foto Mattia di Marco
Dare vita a una Vespa Ancora Più special
Galeotte furono quelle officine di famiglia. Dal bisnonno, telaista alla Benelli, al nonno, meccanico a Cattolica, per finire naturalmente al padre, che aveva – e ha tuttora – un’officina a Rimini dove rimette in sesto biciclette e moto.

Tre generazioni intere non potevano che lasciare un’impronta in Alex Leardini, 36 anni, che è rimasto legato a doppia mandata a quell’ambiente, a quegli odori annusati e amati sin da bambino. “Avevo appena cinque anni e sapevo già ‘ciucciare’ la benzina dal serbatoio per travasarla altrove,” ricorda Alex. “Quando facevo le superiori, poi, d’estate lavoravo proprio nell’officina di mio babbo, per otto ore al giorno, così come da ragazzino correvo con i go-kart, le moto da cross e intanto facevo i miei esperimenti.”

Già, gli esperimenti. Perché la passione di Leardini, poi diventata professione, è quella di trasformare le moto. Con in bacheca una laurea in Ingegneria meccanica con specializzazione in automazione robotica, Alex Leardini capisce che la sua strada è quella. “Presi una Honda 750 Four,” rivela, “la smontai completamente e ne feci una Cafè Racer. Quella fu la mia prima moto modificata. La portai a fare degli Show Bike, categoria moto stese, e vinsi sia a Verona che a Misano. Da allora cominciai a farne altre, per clienti e amici, inventandomi il logo Motoveloci srl. Ho collaborato con aziende, ho fatto utili esperienze sulla progettazione, dall’idea alla realizzazione finale.”

Il solco è tracciato e nel 2018 viene alla luce l’attuale brand Retrokit. “Tutto è nato vedendo la mia vecchia Vespa, un cinquantino modificato a 140 cc, inutilizzata in un magazzino. Grazie anche all’aiuto di Leonardo Ubaldi, un mio amico ingegnere che mi dà ancora una mano, in quel 2018 viene alla luce la prima Vespa elettrificata in Europa. Avevamo creato un prototipo e ci divertivamo. Da allora è iniziato un percorso per farlo diventare un’azienda e un business profittevole. Ed è proprio durante questo percorso che ho capito le potenzialità che poteva avere Retrokit.”

Ci sono però degli ostacoli, neppure così facilmente superabili. “Lo scoglio più grosso è stato quello relativo all’omologazione,” ammette Alex Leardini, “ci siamo scontrati con la burocrazia italiana. Richieste ne avevamo, ma l’omologazione ancora non c’era. Solamente nel 2022 siamo riusciti a ottenerla grazie al decreto retrofit. Ma non è stato un percorso semplice e sono stato pure costretto a privarmi della mia Honda 750 Four per sostenere delle spese. Sistemato finalmente questo aspetto, con il marchio registrato e l’omologazione ricevuta, nel 2023 abbiamo cominciato a vendere e adesso questa azienda dà lavoro a una decina di persone.”

Ma chi è il cliente-tipo che si rivolge a Retrokit per far elettrificare il proprio mezzo? “Parliamo soprattutto di quarantenni e cinquantenni che possiedono una Vespa utilizzata in gioventù,” risponde Alex Leardini. “Persone che vogliono rivivere certe emozioni, ricordi, sensazioni. Molti di loro hanno la Vespa dall’adolescenza e desiderano rimetterla in strada. Possiamo anche fare un restauro: verniciatura, zincatura e quant’altro. Siamo la boutique che fa il vestito su misura,” sceglie una suggestiva metafora Leardini, a sua volta appassionato – e non poteva essere altrimenti – delle due ruote.

“Vado in giro abitualmente con una Vespa 50 del ‘67, una moto passata di mano in mano per tre generazioni. E sono convinto che un giorno su questa Vespa salirà mio figlio Brando, che adesso non ha neppure un anno,” guarda avanti Alex, che nella sua Retrokit coinvolge pure la moglie Sara. “Mi dà una grossa mano nel marketing, orchestra praticamente tutto.”

L’approccio al green di Alex Leardini è più che consolidato. “Viaggio in elettrico già da qualche anno e penso che non tornerò più indietro. Sto facendo inoltre i lavori per il fotovoltaico qui in azienda, sono quasi 500 mq, il capannone è di famiglia.”

Per ciò che riguarda una passione extra-lavorativa, un hobby, Alex Leardini non si discosta da quelle linee guida che hanno fin qui caratterizzato la sua esistenza. “Tutto ruota sempre attorno alle due ruote: mountain bike, moto da cross. Insomma, dove ci si sporca.”

Retrokit si è dunque distinto grazie a  queste elettrificazioni e restauri, in particolare della Vespa. Ma un ulteriore sogno nel cassetto? “Vorrei diventare un costruttore completo di scooter, una moto disegnata da me, pronta ad essere messa sul mercato. E il 2027 potrebbe essere il momento giusto.”

Alex Leardini, fascino elettrico
Il cliente-tipo “è soprattutto chi possiede una Vespa utilizzata in gioventù. Persone che vogliono rivivere certe emozioni. Molti hanno la Vespa dall’adolescenza e desiderano rimetterla in strada.”
Alex Leardini, fascino elettrico
Alex Leardini, fascino elettrico

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