La riccionese Debora Grossi, 34 anni, una laurea in Farmacia, ha fatto della sua passione per le storie un lavoro.
“Questa passione mi ha portata a raccontarle attraverso spettacoli teatrali, show per famiglie e miei libri,” racconta Debora. “Come Il movimento dei sogni realizzato insieme a Eleonora Calesini per Fandango libri, o Il mare non l’ha fatto lui per Minerva Edizioni.
O la serie per bambini Il drago sputalatte con Daisy Ingrosso. Ho creato Il Rifugio dei libri, la prima little free library in giardino d’Italia Ho continuato a collezionare storie attraverso rassegne e incontri di lettura. Dal 2021 con i matrimoni racconto storie d’amore.”
D. Esattamente che tipo di lavoro è quello della celebrante?
R. “Scrivo e celebro cerimonie simboliche per le coppie che scelgono di sposarsi con un rito personalizzato. Incontro gli sposi per conoscere i loro desideri. Insieme costruiamo una scaletta, poi proseguo con un’intervista. Mi lascio ispirare dal nostro incontro e dalle loro confessioni. Una volta pronta la cerimonia, seguo la coppia fino al grande giorno. Li aiuto a scrivere le promesse. A volte sono insieme a qualche sindaco per rendere più romantico il rito civile.”
D. Debora Grossi, com’è nata l’idea dei matrimoni?
R. “L’idea è venuta a Isabella Lorenzi, la proprietaria del ristorante Il Mulino. Nel 2021 mi sono sposata da lei, con una cerimonia celtico-contemporanea scritta da me. Conoscendo il mio lavoro, mi ha proposto di iniziare a scrivere cerimonie anche per altri. Ho conosciuto dj, fiorai, videomaker, wedding planner, location che a loro volta hanno iniziato a propormi con il passaparola.”
D. Che richieste arrivano?
R. “Matrimoni celtici, in lingua, ironici, a tema. Tutti speciali e unici perché ogni parola racconta i due innamorati. A volte gli invitati scoprono cose nuove ed è bello vederli emozionarsi. Ogni storia è diversa.”
D. I matrimoni più particolari che ha celebrato?
R. “Uno bellissimo in spiaggia con il rito del ring warming. Gli sposi venivano da Malta e hanno scelto Rimini per riunire amici e parenti da tutta Europa. Prima dello scambio delle fedi gli invitati si sono passati di mano in mano gli anelli benedicendoli con un augurio speciale. Ho amato tutti i matrimoni, anche scrivere ispirandomi a Il Signore degli anelli. Aspetto solo un matrimonio a tema Harry Potter.”
D. Matrimoni di vip?
R. “Non ancora. Ma ho avuto come invitati piloti della Moto Gp.”
D. I matrimoni non civili e con riti particolari sono in aumento?
R. “C’è un vero boom. Il rito simbolico convince anche i più scettici, quelli che non avrebbero mai pensato di sposarsi (come mio marito). Questo tipo di cerimonia è fatta su misura, c’è coinvolgimento attivo degli sposi.”
D. Secondo lei, Debora Grossi, qual è il rito più ricercato?
R. “I famosissimi riti della sabbia e delle candele, anche se ultimamente piacciono tantissimo l’handfasting e il filo rosso del destino, entrambi si perdono tra mito e leggenda. L’handfasting è il rituale del legame delle mani, ha origini celtiche-pagane e ancora si usa in Inghilterra, Scozia e Irlanda.
Il corpo di due innamorati si unisce all’anima, un tempo bastava questo per definirsi sposati. Il filo rosso del destino è una leggenda giapponese. Le anime di due innamorati sono destinate a riconoscersi e ritrovarsi in ogni vita, per l’eternità, grazie ad un filo rosso invisibile legato ai mignoli della mano sinistra.”
D. Nella sua vita è un pozzo di idee e fa anche altro. Ci parli dei progetti per quest’anno.
R. “Nella mia testa frullano tantissime idee ma ce n’è una a cui sto lavorando da qualche anno. Un nuovo romanzo che vede protagonista proprio questo mondo qui…”.