Samuele Grassi per una Rimini Subacquea

di Luigi Weber, foto Riccardo Gallini
Il talento Di Samuele Grassi In mostra Alla Biennale Del disegno
Difficile dire dove risieda il maggior talento di Samuele Grassi, se nella mano o nello sguardo. Grafico e designer per il web e l’editoria, artista digitale, creativo multiforme, è tra i protagonisti della Biennale del Disegno 2024, che si inaugura il 4 maggio, con una personale al Museo della Città a cura di Sabrina Foschini.

La mano di Samuele Grassi realizza, con incredibile minuzia, tanto immagini quanto oggetti che provengono sempre dalla realtà quotidiana. E li ‘metamorfosa’ in epifanie o apporti di futuri fantascientifici. È lo sguardo che ha il dono di scorgere, in una bottiglia di shampoo o in un uovo Kinder, il profilo di un’astronave o un paesaggio alieno. E fissa scorci di Rimini come da una vertiginosa macchina del tempo.

D. ‘Rimini sommersa’ è il titolo della tua mostra per la Biennale del Disegno, però la selezione di opere che presenti al pubblico non è fatta di disegni a matita o carboncino. Samuele Grassi, come lavori per dar forma alle tue visioni?

R. “Anzitutto un disegno, che sia eseguito con matita su carta oppure su una tavoletta grafica, è comunque sempre un disegno. Il digitale può aiutarti a lavorare più velocemente e ad essere più dettagliato. Ma non può sostituirsi alla mano, a meno che non parliamo di intelligenza artificiale.

Solitamente realizzo molte bozze a matita su carta lucida che poi sovrappongo per ottenere una prima composizione. In un secondo momento scansiono i fogli per applicare il colore in digitale. Per ora questo è il metodo che uso prevalentemente e che mi permette di avere il controllo accurato dello stile.”

D. Tema dell’edizione 2024 è ‘Ritorno al viaggio. Dal Grand Tour alla fantascienza’. Se il tuo è un viaggio in una città inghiottita dal mare, dobbiamo aspettarci solo rovine e oblio, nostalgia e malinconia, o sotto la superficie ci aspetta anche qualche sorpresa? 

R. “Sono tendenzialmente un ottimista e quando realizzo una tavola ‘apocalittica’ in realtà rappresento un’umanità che nonostante tutto sopravvive e si adatta a una nuova condizione. Forse c’è nostalgia nelle rovine di un edificio ora abitato da pesci e da animali preistorici, ma anche il desiderio di avventura e scoperta che ci caratterizza.

E spesso l’acqua è la variabile incontrollata da cui nasce la storia, uno strumento attraverso cui la vita occasionalmente scuote il nostro mondo resettando l’ordine delle cose.”

D. Ogni artista attinge ai propri sogni o timori, ma anche a quelli di chi lo ha preceduto. Quali sognatori ci sono, mescolati a te, in Rimini sommersa? 

R. “Per stile e contenuti, i miei riferimenti sono Métal Hurlant, i manga di autori come Otomo e Taniguchi e i film di animazione di Miyazaki. Ma non posso fare a meno di attingere dal luogo in cui vivo, data la fortuna di abitare in una città che offre spunti estremamente diversi e densi di storia e forme.

Non posso quindi prescindere dalle icone dell’identità riminese, dai monumenti storici medievali e romani a edifici come il faro, il Grand Hotel e il grattacielo.”

D. Il tuo lavoro è pieno di ironia e di una fantasia quasi fanciullesca, della meraviglia nel manipolare e reinventare. L’ironia serve solo a divertire o può anche fungere da strumento critico?

R. “L’ironia è fondamentale per veicolare il proprio pensiero. Usare l’ironia per comunicare è come invitare un ospite a casa propria per offrigli una cena. Prendersi sul serio equivale invece a tener la porta di casa chiusa ostentando una facciata di apparente risolutezza che in realtà solitamente è sinonimo di insicurezza.

(continua…)

Samuele Grassi per una Rimini Subacquea
In apertura, l’artista Samuele Grassi mostra due opere del progetto Rimini Sommersa. In queste immagini, le illustrazioni che ritraggono una Rimini fantastica e ‘apocalittica’, in mostra alla Biennale del Disegno.
Samuele Grassi per una Rimini Subacquea
Samuele Grassi per una Rimini Subacquea
L’ironia serve a non essere autoreferenziali, e quando creo un’illustrazione penso sempre a chi dovrà fruirla.”
Samuele Grassi per una Rimini Subacquea

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