“La maggior parte delle persone non è gentile, così quando ne trovi dici wow!” Ecco perché, per cercare di rendere il mondo un posto migliore in cui vivere, la riccionese Vanessa Villa, campionessa di karate e maestra di yoga, neomamma di stanza a Milano, è partita da sé e ha fuso le sue passioni codificando un suo metodo di mindfulness che nasce da una esigenza personale. Si definisce una ‘idealista e sognatrice’ ed è proprio così, con tutto l’entusiasmo e la voglia di vivere che la caratterizzano.
Il suo metodo consiste in un allenamento quotidiano “pensato per rinnovarci. Nel 2024, dopo quattro anni dall’apertura, ho reso definitivamente gratuito il mio sito. All’interno ci sono circa 400 classi dedicate a temi specifici e a livelli differenti, iscrivendosi si può scegliere tra FightGently, arti marziali, lezioni per la maternità. Nonché meditazioni che permettono di sedersi, respirare, e riconnettersi alla propria pace interiore. Per toglierci di dosso la corazza quotidiana è necessaria una evasione al fine di recuperare il bambino interiore, attraverso movimenti tribali,” dice.
La sua filosofia di FightGently è stata creata con la volontà di dar corpo a una community internazionale per lottare gentilmente assieme. “Tutti noi abbiamo dei problemi, per questo dobbiamo essere dei guerrieri. Ma attraverso il mio metodo insegno ad essere forti e gentili allo stesso tempo,” spiega Vanessa, “così come ad avere cura di sé stesse e per osmosi degli altri e del pianeta.”
Vanessa utilizza un metodo molto fisico che parte dalla corporeità e dal rispetto tipico delle arti marziali per stare nel momento presente grazie a intenzione ed energia. Innestando un dialogo costante tra cervello-corpo e viceversa. “Purtroppo trascorriamo le nostre giornate nell’immobilità del corpo, ma non siamo nati per questo, ecco perché è importante stare nel movimento: per tornare nella natura, nella semplicità e nell’umiltà per ripartire,” dice.
“Allenarci ad avere il controllo su cosa vogliamo essere ogni giorno. Essere delicati, con grande pazienza. Essere gentili è difficile, costa più fatica che essere sgarbati, irascibili, perché richiede disciplina ed educazione. Molte persone sono totalmente prese dai propri obiettivi futuri che non prendono tempo per essere nel presente.”
Il rapporto di Vanessa con lo sport è inscindibile, sin da giovanissima ha indossato la maglia del Riccione, con cui ha gareggiato per il centro Karate della Perla Verde. Questa disciplina, che sembrerebbe di puro appannaggio maschile, vanta molte donne anche ai massimi livelli. Ed è fonte di grandi insegnamenti e atteggiamenti da tenere nei confronti della vita, di sé stessi e dell’altro.
“In primis, ho imparato la resilienza. Così come, aspetto fondamentale quando si gareggia a livello agonistico, la disciplina. O il contemplare la sconfitta e, in caso arrivi, ragionare su come migliorarsi. Poi il rispetto, perché il mondo del karate è rispettoso. Si pensi che prima di iniziare una competizione si compie un inchino al maestro.” Ecco quindi l’importanza dei maestri superiori e vicini cui guardare quale esempio costante. “La figura del maestro (di vita) è fondamentale, il mio è stato Riccardo Salvatori, un grande istruttore. Quando è venuto a mancare per me è stato un duro colpo.”
Allo yoga e alla meditazione Vanessa ci è arrivata sui vent’anni in un momento di grande tristezza. “Ero molto irrequieta, anche se avevo tutto, sentivo che mi mancava qualcosa…” Si dice che l’incontro con lo yoga nella vita non capiti per caso: “Il mio primo incontro con lo yoga è stato terrificante. Mi sono presentata sicura della mia sportività, in quel periodo vincevo un sacco di gare, così quando durante la pratica gli adulti presenti si muovevano più agilmente di me, ho capito che dovevo essere più amorevole.
È stato un vero e proprio bagno di umiltà. Non mi consentivo di sbagliare, invece dovevo concedermi la libertà di farlo e ricominciare, accettare il cambiamento, la diversità, e tramite ciò sono riuscita a gestire l’ansia da prestazione.”
La combo pazzesca tra yoga e arti marziali avviene in maniera del tutto naturale durante la quarantena: “Ogni giorno aggiungevo delle pratiche. Lo scorso anno ho certificato le prime due maestre del mio metodo, me lo chiedevano in tanti.”
Vanessa è sempre stata molto ‘social’, ha iniziato con profili su media come Netlog dove già parlava ai suoi lettori di sport, e fin da adolescente ha curato le pagine della boutique di sua madre. Poi come modella ha iniziato a viaggiare per il mondo fino ad arrivare a Donna Avventura.
“È stata tostissima. Ci occupavamo di tutto noi da sole. Una scuola di vita pazzesca. Tutto ciò mi ha permesso di crescere di 15.000 follower. Come format rispetto ad altri non è che ti ‘lanci’, ma è stata la spinta che mi ha permesso di fare un ulteriore salto, arrivare alla Nike, alla campagna per Mulino Bianco e ad altri brand. Ti svelo una cosa,” aggiunge, “e non lo dico per piaggeria, ma da ragazzina sognavo di comparire un giorno sulla cover di Rimini IN Magazine!”
Ora ha raggiunto i 104.000 follower su Instagram. “La gente è pazzesca,” afferma col suo avvolgente e spontaneo entusiasmo. “I guerrieri gentili che mi seguono sembra siano sempre stati miei amici. C’è fierezza e crediamo in un mondo migliore partendo da un miglioramento di sé. Mio marito era un mio guerriero gentile. Nel giugno del 2021 ci siamo conosciuti, poi a novembre ci siamo messi insieme.”
Il potere della community è reale, “contagia sempre più persone. Aprire il sito a tutti ha ampliato la comunità, facendomi conoscere a ulteriori 40.000 utenti.”
Per allenare le persone alla consapevolezza, Vanessa ha dato avvio a dei talk per ‘allenare’ i suoi follower presenti e futuri attraverso storie di vita di personaggi conosciuti e di tendenza. Il nuovo podcast “restituisce momenti molto intimi, di vita vera. Non c’è scissione, ciò che appare è ciò che è.”
(continua…)