Un Angolo di Romagna. Chi avrebbe mai pensato di allestire uno stabilimento balneare in stile cervese a Doha? Forse nessuno prima di Alessandro Gaffuri, amministratore delegato e fondatore di Cels Group, multinazionale già da anni attiva in Medio Oriente con un fatturato di 23-24 milioni di euro e 50 dipendenti fissi.
Milanese di nascita ma ormai romagnolo d’adozione, visto che si divide tra Dubai, Doha e Milano Marittima, è noto sul territorio soprattutto per gli allestimenti luminosi e il villaggio di Babbo Natale. Oltre che per gli eventi estivi. Per la Fifa gestisce ben 24 progetti in Qatar, legati al divertimento e all’accoglienza dei tifosi da tutto il mondo. Fra cui il bagno Angolo di Romagna, le innovative installazioni di Marco Lodola. I tunnel immersivi di un chilometro e mezzo e i sette chilometri di allestimenti sul lungomare di Doha.
“Ho iniziato nel 2015 a lavorare per il governo del Qatar,” spiega Gaffuri. “Realizzando manifestazioni e festival importanti. Con coreografie e migliaia di droni in cielo, per investimenti anche di 4-5 milioni di euro per un’ora di show.
Con tali disponibilità economiche la mia società è cresciuta in fretta, arrivando poi a occuparsi anche di concerti per le star Katy Perry e Maluma. L’idea di allestire uno stabilimento balneare in stile romagnolo Angolo di Romagna,” prosegue, “nasce nell’ambito del progetto di supporto dell’isola Qetaifan. Dove si ricercano investitori immobiliari.
Qui mi è stata offerta l’opportunità di aiutare l’isola nel completare l’offerta della spiaggia dove c’è una Fun Zone, ossia un’area vicina agli stadi dove offrire eventi quando non c’è la partita.” Nel complesso, sono coinvolte 600 persone per un investimento totale di oltre 20 milioni di euro.
Il divertimento è garantito durante tutto l’arco della giornata: di giorno in spiaggia e di notte con la musica di dj internazionali, show di droni, fiamme laser e giochi d’acqua. Tra i numerosi artisti romagnoli invitati, meritano una citazione una resident band romagnola con musicisti ravennati, forlivesi e riminesi, dj Fabio Bartolini del Pineta, insieme ad altri colleghi della riviera, e Matteo Scaioli già di casa con la sua Maquina Parlante con cui conquista il pubblico.
“A parte l’acquisizione di licenze molto care per distribuire alcolici,” ricorda Gaffuri, “non ci sono restrizioni particolari. Dimostrando una grande attenzione per la sicurezza, la Guardia Costiera locale e il ministero dell’Interno ci hanno messo a disposizione 20 bagnini locali a supporto dei 6 romagnoli portati da noi, per coprire 500 metri lineari di spiaggia.” L’Angolo di Romagna è frequentato soprattutto da residenti occidentali e asiatici, oltre che dai numerosi turisti e tifosi di passaggio. “Mancano invece i qatarini,” specifica il fondatore di Cels. “Essendo molto sensibili al tema dell’alcol, in genere non frequentano posti dove c’è poco controllo sul consumo di tali bevande.”
Ed ecco alcuni numeri dello stabilimento balneare: 800 ombrelloni, 3.000 lettini e 500 sdraio. I materiali sono stati messi a disposizioni dagli otto stabilimenti balneari cervesi coinvolti nel progetto: Bandito, Mosquito, Bicio, Papao, Tangaroa, Spiaggia 30, Cortesi e Lanzarini. Tra gli imprenditori coinvolti c’è Alessandro Fanelli del Bandito 211.
“Collaboro da tre anni con il gruppo Cels,” racconta. “Ho subito trovato il progetto molto stimolante dal punto di vista sia mediatico che delle attività. In quanto presidente della Pro Loco di Milano Marittima, oltre che presidente del sindacato Ristoratori Fiepet Confesercenti Cervia, qualunque attività di promozione turistica per me è sempre determinante.
Spero che questo progetto possa ripetersi.” Per Fanelli dunque questa è la strada giusta da percorrere. “Il nostro Paese è percepito come un brand,” spiega. “Non c’è ovviamente una conoscenza specifica di Cervia e del turismo classico romagnolo ma il nostro spirito festaiolo è noto. Ed è questo il motivo per cui l’offerta è stata principalmente incentrata sull’intrattenimento.
Proporre una filosofia è un modo di farsi conoscere. Guardando al futuro, si può cercare di espandere l’attività, con il supporto delle istituzioni, promuovendoci nel mondo più come regione che come località. Siamo ancora indietro purtroppo, perché si investe poco in marketing e comunicazione, elementi invece fondamentali. Sarebbe bello riuscire a mettere insieme l’intrattenimento della spiaggia con il wellness e lo sport dell’entroterra romagnolo e con la Motor Valley emiliana.”