RIMINI

Disegnare, progettare eticamente un nuovo concetto del bijoux, è il punto di arrivo di tre sorelle, che da 20 anni inanellano consensi grazie alla capacità di creare dialogo intergenerazionale, attraverso i messaggi positivi che diffonde il loro brand, Marlù.
Riccione compie 100 anni e Giovanna Fabbri, titolare del negozio Fior di Loto, ha deciso che la città che tanto ama avrebbe dovuto avere un profumo per ambienti che contenesse, nello stesso tempo, la fragranza più vera della Perla Verde e il suo spirito più reale.
Nomen omen è una nota locuzione latina che esprime il concetto del ‘valore augurale del proprio nome’ che, se lo si sa cogliere, segna indelebilmente il proprio destino, come quello del giovane cantante, pianista e chitarrista Aaron, il ‘messaggero’, portatore di un personale messaggio musicale che desidera condividere: “Scrivo per bisogno personale, per trascendere ciò che provo”, afferma il ventunenne Aaron Raschi.
“Sono uno che si alza presto la mattina e va a lavorare”, dichiara l’ultimo discendente della dinastia del clubbing, il regale William Sintucci, per tutti Willie, riminese, un’età indefinita, uno stile unico, di poche parole ma sagaci.
Laura Castellani è l’autrice del libro Contadine si Diventa – Donne in Agricoltura che è uscito proprio quest’anno per VandA edizioni. Si è laureata in Sociologia all’Università di Bologna nel 2014 e subito dopo ha iniziato a fare la contadina.
Quando le chiedevano cosa avrebbe fatto da grande, rispondeva “la fioraia”. Quel desiderio di bambina, però, è rimasto nel cassetto, in attesa del momento giusto per diventare realtà con Casa Blumen.
Non poteva che chiamarsi BLOOM, fiore in inglese, la nuova poltrona della creativa architetta Monica Gasperini, un oggetto sostenibile che fiorisce e fa fiorire gli ambienti in cui si trova, quale perfetto ponte tra moda e design, che la designer cattolichina ha presentato a Milano durante l’ultima Design Week nella avveniristica sede Unipol, di fianco al Bosco Verticale, evento che simboleggia l’inizio della sua collaborazione con Fondazione IEO - MONZINO.
Un fiore di peonia, simbolo di valore e nobiltà d’animo, tatuato sulla caviglia sottile sbuca timido e raffinato dalla gonna che danza con tessuto wax che Cristiana Giani ha disegnato per sé, portandola come amuleto in giro per il mondo e riscuotendo molto successo ovunque la indossasse.
La naturale tensione dell’uomo verso il futuro, tra nuovi scenari, possibili trasformazioni e inedite forme di esistenza e coesistenza è il tema su cui tutti quanti siamo chiamati a ragionare ora più che mai.