Ecco Debora Venturi, ingegnere edile con la vocazione all’architettura e all’interior design.
Carismatica e innovativa, di lei si dice che ‘non c’è sfida che non sappia vincere’. Il suo gusto per il bello e la sua professionalità l’hanno portata ad essere tra le professioniste più ricercate nell’ambito delle ristrutturazioni e delle nuove costruzioni a Cesena e in Romagna. Scorrendo le immagini dei suoi progetti l’effetto ‘wow’ è garantito. Spazi pensati in maniera intelligente e versatili, originali arredi e affascinanti giochi di luce e di colori per soluzioni abitative esclusive.
Sposata con Vittorio Orioli, imprenditore cesenate, è mamma di Xingang, oggi studente all’Istituto Agrario.
Giunta a Cesena per amore, Debora Venturi è nata a Milano e ha vissuto per diverso tempo a Rimini. A Ingegneria edile, che ha frequentato presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, è stata tra le prime donne a laurearsi con una tesi incentrata su tematiche legate all’efficienza energetica e alla sostenibilità.
“Essere ingegnere mi consente di avere un approccio integrato alla progettazione architettonica. Tenendo conto non solo di quello che può piacere e affascinare, ma anche di tutto quello che è necessario dal punto di vista tecnico e costruttivo. Il mio maestro, l’architetto Mario Cucinella, mi ha insegnato che ‘sostenibile è bello’. Il progetto di una ristrutturazione o di una nuova realizzazione, infatti, deve rispecchiare i canoni estetici della bellezza. Ed essere anche confortevole e rispettoso delle persone e dell’ambiente.
Unendo stile e funzionalità creo pertanto spazi pensati sulla persona che li vivrà. Ogni volta che sono davanti a un progetto avverto forte la responsabilità che c’è dietro al mio lavoro. Molti dei miei clienti hanno risparmiato tutta una vita per costruire l’abitazione di famiglia. E non posso fondare la mia progettualità esclusivamente sul mio gusto e le mie priorità. Nel concretizzare un’idea non perdo mai di vista l’obiettivo che è la felicità del mio cliente.
I primi colloqui sono fondamentale e vi dedico molto tempo, perché è necessario entrare in empatia con le persone che mi hanno cercata. Occorre ricordare che chi sceglie un professionista per la realizzazione della ‘casa della vita’ spesso gli affida tutti i propri sogni. Ed è necessario maneggiarli con cura.”
Ambienti dinamici che sanno evolversi a seconda dei cambiamenti della famiglia che li abiterà e grande attenzione ai materiali. Questi sono alcuni dei must nella progettazione di Debora Venturi, che è stata anche tra i primi ingegneri a porsi l’obiettivo di concepire abitazioni con tipologie strutturali diverse dal cemento armato.
“A Cesena, come studio O2A, abbiamo costruito un’abitazione d’acciaio. Ultimamente sto proponendo anche l’involucro a secco in fibrocemento rinforzato. Un elemento di costruzione estremamente contenuto nei costi e che offre tanti vantaggi dal punto di vista energetico e sismico. Non dimentichiamo poi l’uso del legno che sta prendendo piede. Perché sempre maggiore è il desiderio delle persone di creare abitazioni ecosostenibili e con un impatto ambientale ridotto.
Il Covid ha trasformato le esigenze abitative: oggi non solo ci si aspetta di avere spazi trasformabili e zone dedicate al tempo libero, ma che abbiano anche una maggiore relazione tra interno ed esterno. Sempre di più l’interno dell’abitazione è concepito per integrarsi con la natura in piena armonia ed equilibrio.”
In continuo aggiornamento e spesso impegnata in progetti e nuove sfide, Debora non manca però di ritagliarsi il tempo per lo sport che adora. Dopo il ciclismo su strada e il beach tennis la Venturi si è dedicata al nordic walking di cui è diventata anche istruttrice. “Si tratta di una tipologia di camminata total body che non solo coinvolge gli arti inferiori ma anche la parte superiore del corpo, e che consente di ritrovare un rapporto con la natura. Grazie a questa disciplina ho scoperto percorsi poco battuti, paesaggi nuovi e ho stretto anche amicizie importanti.”
Di recente la Venturi ha iniziato anche a occuparsi del recupero di complementi d’arredo vintage, facendo rivivere oggetti antichi. Un interesse che si rivela sin dall’ingresso della sua abitazione a pochi metri dal parco del Cesuola, dove vive con la sua famiglia e un pastore svizzero, Togo, di 45 kg. Qui quando i raggi del sole attraversano le vetrate fanno risplendere lampadari chandelier dell’Ottocento e del Novecento che Debora Venturi ha recuperato da mercatini d’antiquariato. “Il restauro è una passione che sto approfondendo e sviluppando,” racconta la Venturi.
“La riscoperta dell’antico e la sua fusione con il moderno possono rendere unico uno spazio a partire proprio dalle luci, il cui studio nelle mie progettazioni è meticoloso e assolutamente indispensabile. È possibile integrare l’illuminazione e nasconderla oppure renderla protagonista con l’uso di lampadari dal potere illuminante incredibile. Tutto, dall’elemento più semplice a quello barocco, se opportunamente adattato può rendere esclusivo un ambiente che diversamente potrebbe presentarsi più impersonale. In queste scelte i social stanno facendo la differenza.
Grazie ai canali di comunicazione sta maturando nelle persone una maggiore sensibilità per le tendenze architettoniche e d’arredo d’interni. Le mode vanno considerate, ma è necessario non perdere di vista la propria unicità. Una scelta non dettata dalla moda spesso è intramontabile e un’opera d’architettura ben riuscita è bella oggettivamente. Sui miei canali condivido tantissimi dei miei progetti e spesso offro l’occasione di un confronto a coloro che mi seguono. Non ho il timore di svelare e di trasmettere quello che so, perché non ci sono persone uguali ad altre, ma soprattutto perché non si può copiare il carisma!”